I falsi miti
Sfatiamo "i falsi miti" per usare una frase fatta ma che rende molto bene l'idea.
Chi pensa di conoscermi crede che occupi tutto il mio tempo e la mia pratica al corpo, inteso come pratica delle posizioni del corpo.
Sebbene questo rivesta effettivamente una grande fetta del mio
tempo, non è certo così chiaro il modo in cui lo vivo. Non è puro
esibizionismo, sebbene sui canali social così possa sembrare....ma potrei
mettere un immagine su instagram che rappresenti il vuoto? O che rappresenti lo
stato della mia mente simile ad un mare calmo? Direi di certo no. Quindi scelgo
la forma materica più visibile ed oggettiva....l'asana che si veste di un
corpo...o il corpo che si veste di un'asana.
Il modo in cui lo vivo rispecchia esattamente la forma del
corpo.
Se dovessi filmare una intera lezione e poi rivederla avrei
esattamente lo specchio di quello che vivo...risuonerebbe tutto quanto.
L'inizio...movimenti più grossolani e rigidi, come è la mia presenza nel
corpo....superficiale, dentro ancora a tutti gli aspetti mentali, infinite
bolle di pensieri: colori, immagini, impressioni, sentimenti, nervosismo, devo
ricordarmi di..., potevo fare diversamente...e mille e mille altre cose.
Poi la pratica continua qualche bolla di pensiero esplode e
lascia spazio al solo respiro e al sentire, il corpo diventa più fluido, con
tutte le sue limitazioni vero ma molto più morbide, il respiro rallenta.
Le forme conquistano un'armonia e una plastica elasticità che
non avevano qualche minuto prima....eppure io sono sempre io, le mie cellule, i
miei muscoli, il mio cuore, la mia pelle uguale....eppure qualcosa cambia...Un
grande IO diventa un io più piccolo, un movimento di TUTTO.
Vero non sempre questa magia accade, soprattuto qualche bolla di
“non ce la faccio” è come sbattere un malleolo contro uno spigolo...piccolo e
impercepibile dall'esterno ma un uragano dall'interno.
E quando non accade...beh pazienza aspetterò la prossima pratica ma nel frattempo...un sorriso appiccicato sul cuore e un Namaste!