Memorie d'estate....VUOTO
Mi rendo conto solo oggi riaprendo il blog di aver lasciato questo post sospeso, non pubblicato.
Lo avevo scritto negli ultimi giorni di vacanza, mi piace lasciarlo esattamente come lo avevo scritto:
"Ormai è quasi un mese che ho chiuso la scuola, nessuna sveglia tanto qui ci si sveglia quando inizia a filtrare la luce del sole, che si alza esattamente a favore di camera da letto, poi la scelta all'indolenza o alla pratica è soggettiva. La prima settimana ha prevalso l'indolenza, non si alzava dal letto neanche la mia gattina Minu, sollevava la testa, mi guardava abbassare la tapparella e beatamente continuava a dormire come rimettevo i piedi a letto.
Poi lentamente il senso del dovere ha iniziato a fare capolino, ho ripreso a leggere, studiare e programmare il nuovo anno. Minu ha iniziato a svegliarsi insieme a me e a prendere possesso del tappetino, mentre io terminavo i miei kryia, da li in poi era una lotta alla concentrazione.
Non è esattamente come essere a casa, spazio poco, il gatto che vuole giocare e mi si arrampica sulla coda di capelli raccolti ogni volta che la testa si avvicina ai piedi, ma devo dire che la pausa era assolutamente necessaria.
Era diventata un'abitudine, che detto così non ha nulla di negativo, ma non ne apprezzavo più il momento, non lo riuscivo a vivere con la giusta intensità, l'attenzione era bassa, mi rendo conto solo ora che il pensiero era principalmente da bravo soldatino di fare la pratica, o disciplina come si dice spesso.
Ho iniziato allora a togliere movimento, a lasciare più spazio al silenzio, a lasciare anche più spazio al pensiero, a ciò che sorgeva, alle sensazioni. E' emersa la necessità di sentirmi allieva, guidata e accompagnata.
E' stato un anno di cambiamenti importanti, che ora stanno scoppiando come bolle, ma facendo rumore e lasciando un vuoto da riempire....o almeno un vuoto a cui prestare attenzione."
Lo avevo scritto negli ultimi giorni di vacanza, mi piace lasciarlo esattamente come lo avevo scritto:
"Ormai è quasi un mese che ho chiuso la scuola, nessuna sveglia tanto qui ci si sveglia quando inizia a filtrare la luce del sole, che si alza esattamente a favore di camera da letto, poi la scelta all'indolenza o alla pratica è soggettiva. La prima settimana ha prevalso l'indolenza, non si alzava dal letto neanche la mia gattina Minu, sollevava la testa, mi guardava abbassare la tapparella e beatamente continuava a dormire come rimettevo i piedi a letto.
Poi lentamente il senso del dovere ha iniziato a fare capolino, ho ripreso a leggere, studiare e programmare il nuovo anno. Minu ha iniziato a svegliarsi insieme a me e a prendere possesso del tappetino, mentre io terminavo i miei kryia, da li in poi era una lotta alla concentrazione.
Non è esattamente come essere a casa, spazio poco, il gatto che vuole giocare e mi si arrampica sulla coda di capelli raccolti ogni volta che la testa si avvicina ai piedi, ma devo dire che la pausa era assolutamente necessaria.
Era diventata un'abitudine, che detto così non ha nulla di negativo, ma non ne apprezzavo più il momento, non lo riuscivo a vivere con la giusta intensità, l'attenzione era bassa, mi rendo conto solo ora che il pensiero era principalmente da bravo soldatino di fare la pratica, o disciplina come si dice spesso.
Ho iniziato allora a togliere movimento, a lasciare più spazio al silenzio, a lasciare anche più spazio al pensiero, a ciò che sorgeva, alle sensazioni. E' emersa la necessità di sentirmi allieva, guidata e accompagnata.
E' stato un anno di cambiamenti importanti, che ora stanno scoppiando come bolle, ma facendo rumore e lasciando un vuoto da riempire....o almeno un vuoto a cui prestare attenzione."