Surya Yoga
La scorsa estate quando ho iniziato a programmare il nuovo orario lezioni, ho deciso di creare uno spazio, un nuovo orario e una nuova classe che esprimesse tutti gli insegnamenti che ho appreso in questi anni di studio e pratica, così è nata la lezione del martedi sera che ho voluto chiamare "Surya Yoga".
Non si ispira ad un solo maestro, ne ad una sola tradizione, ma è l'espressione di ciò che è un pò una mescolanza di tutto. Mi piace pensare a questa lezione come ad una espressione attraverso lo yoga del giusto respiro, controllo, equilibrio ed allineamento attraverso ciò che lo yoga mi ha fatto diventare, pur sempre in movimento ed in cambiamento continuo è la mia pratica. Intesa come ciò che viene filtrato ed offerto agli allievi dopo anni di esperienza e pratica.
Nel 90% delle lezioni osservo la classe e lascio che siano le esigenze degli studenti in qualche modo a guidare la lezione della classe che ho davanti, ma il martedi no, il martedi il presupposto è "vieni e provaci", sempre con le opportune attenzioni e modifiche, ma nel surya devi essere aperto...aperto a provare, a provare quello che ti viene proposto, osservando e accettando il limite, osservando e accettando magari la difficoltà del momento, accettando la fatica e cercando di avere un occhio oltre al grande movimento di corpo ed energia.
Non ho volutamente dato un nome già utilizzato proprio per la variabilità della pratica, la non aderenza totalizzante a qualcosa o qualcuno se non all'esperienza che in queste lezioni mi permetto di far fluire liberamente.
Non arrivo dalla danza o da qualsiasi altra disciplina, ho iniziato con lo yoga poco prima dei trentanni la proposta è abbordabile da tutti, conosco la fatica e le difficoltà, le comprendo, le osservo e cerco di fornire un modo che espanda e faccia filtrare lo stupore che quella che sembra pura disciplina fisica offre.
Non si ispira ad un solo maestro, ne ad una sola tradizione, ma è l'espressione di ciò che è un pò una mescolanza di tutto. Mi piace pensare a questa lezione come ad una espressione attraverso lo yoga del giusto respiro, controllo, equilibrio ed allineamento attraverso ciò che lo yoga mi ha fatto diventare, pur sempre in movimento ed in cambiamento continuo è la mia pratica. Intesa come ciò che viene filtrato ed offerto agli allievi dopo anni di esperienza e pratica.
Nel 90% delle lezioni osservo la classe e lascio che siano le esigenze degli studenti in qualche modo a guidare la lezione della classe che ho davanti, ma il martedi no, il martedi il presupposto è "vieni e provaci", sempre con le opportune attenzioni e modifiche, ma nel surya devi essere aperto...aperto a provare, a provare quello che ti viene proposto, osservando e accettando il limite, osservando e accettando magari la difficoltà del momento, accettando la fatica e cercando di avere un occhio oltre al grande movimento di corpo ed energia.
Non ho volutamente dato un nome già utilizzato proprio per la variabilità della pratica, la non aderenza totalizzante a qualcosa o qualcuno se non all'esperienza che in queste lezioni mi permetto di far fluire liberamente.
Non arrivo dalla danza o da qualsiasi altra disciplina, ho iniziato con lo yoga poco prima dei trentanni la proposta è abbordabile da tutti, conosco la fatica e le difficoltà, le comprendo, le osservo e cerco di fornire un modo che espanda e faccia filtrare lo stupore che quella che sembra pura disciplina fisica offre.